LE ZONE DI PRODUZIONE
SICILIA
Da sempre, gli agrumi in Sicilia hanno trovato le condizioni pedo-climatiche favorevoli per la loro diffusione.
Dal punto di vista altimetrico, in Sicilia la coltivazione di
agrumi può spingersi fino a 600 m s.l.m.
La produzione agrumicola siciliana riguarda principalmente le
pianure delle zone costiere, laddove si verificano condizioni ambientali favorevoli
in ordine agli aspetti pedo-climatici, alla disponibilità di acqua irrigua e alle
caratteristiche socio-economiche. Più raramente è possibile riscontrare gli agrumi in
alcune aree terrazzate della bassa collina, sempre in prossimità degli ambienti costieri.
L'agrumicoltura italiana è caratterizzata da due grossi bacini di produzione: la Calabria e la Sicilia. Quest'ultima è la più importante, con circa il 60% delle arance e oltre il 90% dei limoni prodotti in Italia. Ma la caratteristica che rende "unica" la produzione siciliana è sicuramente costituita dalle arance a polpa pigmentata. Infatti, delle particolari sostanze, dette Antocianine, pigmentano la polpa e il succo delle nostre arance e, oltre a dargli quella nota di colore che ne fa un frutto particolarmente dolce e appetitoso, le rendono depositarie di tantissime proprietà terapeutiche e curative.
Sebbene la coltivazione delle arance sia diffusa in tutta la Sicilia, esiste una maggiore concentrazione geografica nelle province di Catania (Piana di Catania e interno catanese), Siracusa (fascia interna al confine con la provincia di Catania) ed Enna (parte sud orientale della provincia). In tali ambienti le cultivar più diffuse sono le pigmentate ( Moro, Tarocco e Sanguinello).
Le superfici investite a varietà pigmentate rappresentano circa
il 70% del totale e tra queste la varietà Tarocco, con una
superficie di 44 mila ettari, è la più diffusa.
Le varietà a polpa bionda (Biondo, W. Navel, Navelina,
Valencia e Ovale), sono diffuse più uniformemente sul territorio siciliano, anche
se presenti su una estensione complessivamente inferiore (30% della superficie arancicola
totale). Agrigento è la provincia con la maggiore area investita ad arance bionde,
soprattutto della varietà W. Navel, che ha trovato in questi ambienti il clima ideale per
potere esprimere al meglio le sue caratteristiche qualitative.
Anche per i mandarini la Sicilia si conferma la prima regione, con il 65% delle superfici in produzione, e con le varietà più importanti dal punto di vista economico, rappresentate dal Tardivo di Ciaculli e dall'Avana di Palermo. Queste varietà sono particolarmente diffuse nelle provincie di Catania e di Palermo. Inoltre la Sicilia detiene il 25% della superficie nazionale a Clementine, localizzata prevalentemente lungo la costa orientale (Catania) e meridionale (Ragusa e Siracusa).
La Sicilia è la regione leader nella
coltura del limone, con un'area investita di 34 mila ettari.
Le cultivar di limone maggiormente coltivate sono: il Monachello, il
Femminello e l'Interdonato. Le maggiori estensioni si hanno
nelle provincie di Siracusa, Palermo, Catania e Messina.
Fra le varietà appartenenti al gruppo delle
arance sanguigne o pigmentate, una delle più pregiate è il Tarocco.
Tale varietà,conosciuta di recente (inizio di questo secolo), si è diffusa in
Sicilia sempre con maggior frequenza, sino a risultare la varietà più coltivata.
Si ritiene che la sua zona di origine sia Pedagaggi di Carlentini (SR) da dove
poi si è diffusa in altre contrade dello stesso territorio (Lentini, Francofonte)
e in molte zone agrumetate della provincia di Catania tra cui Scordia. Le arance
prodotte a Scordia sono rinomatissime
per dolcezza, pezzatura, succosità e fragranza, e sono molto richieste sia in
Italia che all'estero.